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Veglione estivo 2007


Chissà che effetto ha fatto ai castelbuonesi apprendere che, nel bel mezzo dell’estate, sarebbero state rappresentate in Piazza Castello le maschere di carnevale. L’idea, stravagante a prima vista, è quella di proporre le maschere ai numerosi castelbuonesi che non hanno avuto la possibilità di ascoltarle a tempo debito.

Per questa edizione sperimentale del cosiddetto veglione estivo (denominazione brutta, prima che impropria), ancora una volta, a fare da cavia, sono i due gruppi più longevi e rappresentativi della locale scena satirica: I niputi dâ zza Cicca e il Gruppo 2001 i quali accettano di buon grado e non senza un po’ di spregiudicatezza, almeno per quanto ci riguarda. Infatti, se grande è la tentazione di esibirsi al cospetto di una platea immensa, in un luogo così importante e pieno di significati, ancora più grande è il rischio che si corre, per almeno due motivi. Se la piazza dovesse essere semivuota la maschera, per quanto bella, non decollerebbe, trascinandosi stancamente per tutta la sua durata. Se, invece, si dovesse registrare una grande affluenza di pubblico, una maschera non all’altezza delle aspettative, nel copione e nella interpretazione, farebbe entrare di diritto il Gruppo 2001 nel guinness dî malafuuri. Poi ci sono due aspetti da non sottovalutare: la struttura del copione e la scelta dei costumi. Poiché apparirebbe pacchiano presentarsi sulla scena in abiti carnascialeschi (cosa che il Gruppo 2001, a dire il vero, non fa neppure a carnevale), si sceglie un classico abbigliamento da cabaret. Anche il copione non può essere la pedissequa ripetizone di quello proposto a carnevale, se non altro per i fatti che nel frattempo sono accaduti. Così per l’esordio in Piazza Castello, domenica 9 settembre, viene allestito uno spettacolo della durata di un’ora e mezza nel quale si ripropongono i pezzi migliori del carnevale 2006 e 2007 integrati con succulenti siparietti inediti.

L’idea iniziale era quella di recitare una parte della maschera sul palco, una parte fra il pubblico e una parte dalle finestre delle Fontanelle, a simboleggiare che chi è nato lì non si è mai staccato da quel luogo mitico e non ha cessato di subirne l’influsso, il richiamo ancestrale. Poi, l’impossibilità di raggiungere dall’interno le finestre ha fatto recedere da quel proposito e lo spettacolo si è giocato tutto tra il palco e la piazza.

Domenica 9 settembre tutte le preoccupazioni della vigilia svaniscono, la piazza è piena, come rare volte si era vista, e le diverse parti recitate fra il pubblico contribuiscono, ben presto, a scaldarla. Il Gruppo 2001 si presenta alla straordinaria platea in forma smagliante e al gran completo con la sezione ritmica, affidata alle chitarre di Enzo e Paolo, stavolta corroborata dal basso elettrico di Paolo Badami. Filo conduttore dello spettacolo diventa l’azzeramento – a seguito delle recenti elezioni amministrative – della vecchia giunta i cui componenti, per anni bersaglio privilegiato della satira, non appena vengono mentovati, fanno esplodere lo strazio negli inconsolabili attori del Gruppo 2001 i quali, vestiti a lutto con la coppola nera, come nel tradizionale vìsitu, si strappano le vesti nel tesserne le lodi mentre si alza il lacerante grido: comi squagliasti! Lo spettacolo, accompagnato da fragorosi applausi, si dipana fra le meraviglie degli arredi di Supra u ponti e della Piazzetta fino alla cronistoria delle elezioni regionali del 2006, che hanno visto il sindaco soccombente, cui fanno da contrappunto alcuni sommari riferimenti alle ultime vittoriose elezioni comunali condensati, come di prammatica, nella trascinante Ahi, comi mi pìenninu i ggiumma dû portò. L’apoteosi si tocca con l’entrata trionfale nella Piazza Castello dello scecco montato dal sindaco con il finale pirotecnico grazie alle numerose battute e agli scroscianti applausi del magico pubblico che, al di là del riconoscimento al Gruppo 2001, stanno a dimostrare quanto questo tipo di spettacolo sia caro alla gente di Castelbuono.