Veglione estivo 2008
Nel cartellone della seconda edizione del Veglione estivo, quasi a sorpresa, viene inserito anche il Gruppo 2001 che si esibisce martedì 5 agosto riproponendo La macchina del tempo al cospetto di una platea di più di duemila persone.Anche se lo spettacolo mantiene la stessa struttura che aveva a carnevale, vengono apportate diverse modifiche e integrazioni al copione. L’apertura viene affidata, e non poteva essere diversamente, al fatto del momento, vale a dire l’installazione da parte dell’Extra Bar di un gigantesco ombrellone in piazza Margherita, che tanto stupore e scandalo ha destato nell’opinione pubblica locale.
La vicenda, ideata (anche per la sproporzione creata fra gli ombrelloni dei due locali) come una impari lotta per la delimitazione del territorio fra il Golia Extra Bar e il Davide Cin Cin Bar, si trasforma immediatamente in uno strabiliante e movimentato dialogo-alterco fra i due protagonisti che scalda la piazza.
Altro elemento di novità è la macchietta, organizzata subito dopo, con la presentazione ufficiale del novissimo vocabolario Allegra-Italiano, Italiano-Allegro del quale vengono sciorinati preziosismi linguistici di altissima comicità.
Si entra quindi nel corpo della Macchina del tempo con la ormai nota struttura alternata tra cabaret e panchina darrìa u castìeddru nel 2038. La resa, rispetto a carnevale, è almeno decuplicata. Galvanizzato dal fantastico pubblico che assiepa Piazza Castello, il Gruppo 2001 si esprime ai massimi livelli, regalando una indimenticabile serata di satira e di godibilissima musica magistralmente eseguita da Enzo e Paolo con il fondamentale contributo del contrabbasso di Paolo Badami. Le canzoni, eseguite a cinque voci di diverse altezze, riempiono di deliziose sonorità la piazza creando un’atmosfera magica.
Dal palco la piazza stracolma e attentissima si spalanca alla vista come qualcosa di sublime e di fiabesco nello stesso tempo, come documentano le immagini catturate dall’ispirata videocamera di Peppe Cucco. E il gruppo, nel mezzo dello spettacolo, tra il serio e il faceto ritiene doveroso tributare le giuste lodi al suo pubblico:
Ma stasira quanti siti?
Si dicu 12 miliuna mi criditi?
A nome di tutti devo dire che siamo commossi,
siamo emozionati veramente
Vedendo la piazza grèmita di gente.
Aspetta, aspetta!
prima che Rosanna Cancila mi bacchetta.
Grèmita è un preziosismo letterario
estrapolato dal vacabolario.
Peppe Cucco, con la telecamera se puoi
sali sul palco a fare una panoramica,
una paesaggistica, detto tra noi.
E per ringraziare questo mare di cristiani
saremo noi, per una volta, ad applaudire.
Ma rigorosamente con le mani.
Lo spettacolo, nel corso delle due ore della sua durata, viaggia a livelli altissimi senza accusare flessioni, cadute o momenti di stanca grazie anche al rinzeppamento, rispetto a carnevale, di nuove battute operato nel suo corpo.
Nel finale, la diabolica macchina del tempo torna a colpire e, regalando un altro inedito, riporta tutti al 1968 con i due candidati a sindaco del 2007, ancora un monello ccu i càvisi curti e uno studente universitario del Fronte della gioventù, sempre in una panchina, sempre darrìa u castìeddru già a battibeccare furiosamente, quasi coscienti di quel che sarebbe accaduto quarant’anni dopo.
Il grande successo riscosso da questo spettacolo dimostra, qualora ce ne fosse stato bisogno, che la satira può e deve avere lunga vita e non essere, invece, costretta a vivere nell’angusto lasso di pochi giorni, come accade per la maschera di carnevale. L’idea di scardinare l’assetto classico di quella rappresentazione, dilatandone i tempi, modificando la concezione delle parti cantate e soprattutto parlate, che il Gruppo 2001 persegue da diversi anni, è orientata a una satira più matura, meno provinciale, meno circoscritta ai luoghi e alle stagioni.